I mercoledì del Galilei - 21 febbraio dottor Paolo Giulierini

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Mercoledì 21 febbraio sarà nostro ospite a I mercoledì del Galilei il dottor Paolo Giulierini, che dialogherà con i nostri studenti sui nuovi linguaggi sperimentati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, da lui diretto per 8 anni.
Paolo Giulierini è nato a Cortona e, dopo aver conseguito la laurea in lettere classiche con indirizzo archeologico si è specializzato in etruscologia nell'ateneo di Firenze. 
Membro dell'Accademia Etrusca di Cortona ha ricoperto per 10 anni la carica di Direttore del Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona, contribuendo a una sua implementazione, grazie alla realizzazione del parco archeologico e alla organizzazione di  mostre con il Louvre, l'Ermitage e il British Museum. Dal 2015 è Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nel 2018 è stato riconosciuto dalla rivista ArtTribune Miglior direttore di Museo d'Italia. 
Con il Museo di Napoli ha all'attivo 300 mostre in tutto il mondo. È stato direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei ad interim. Membro di Icomos ha scritto numerosi saggi e libri, fra i quali La medicina degli Etruschi e, per Rizzoli, Stupor Mundi (recentemente tradotto in cinese) e l'Italia prima di Roma.
Nella sua idea il museo del futuro dovrà essere accessibile, interculturale, connesso alla città, disseminato nel mondo, piazza aperta di conoscenza reciproca e libero pensiero, laboratorio di costruzione di coscienze critiche, luogo green, ecologico e hi-tech: il museo del futuro dovrà creare "coscienze critiche" e competenze, anche divertendo, come da dettami ICOM (l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale. ICOM è associato all’UNESCO e gode dello status di organismo consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).
Tra i nuovi linguaggi sperimentati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli i fumetti, miniclip, social, due videogames (Father and Son e Minecraft del Mann), l'intelligenza artificiale, la ricostruzione 3d dei colori delle statue, il restauro digitale, la realtà aumentata.
Con questo processo si recupera anche il vero volto del mondo antico, che ebbe una tecnologia (si pensi ad Archimede e alle sue invenzioni) e che in qualche modo ci esorta a riaprire i musei ai nuovi linguaggi.
I giochi si scaricano da Play store in modalità apple o android e molti contenuti si trovano sul sito www.museoarcheologicodinapoli.it e sul canale you tube del Mann.
Un'occasione per il nostro Istituto incontrarlo, grazie alla sua presenza avremo occasione di ragionare sulle connessioni fortissime tra mondo tecnologico e mondo umanistico.
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