Premio Sara Milo 28 ottobre 2025

Come da tradizione anche quest’anno all’Istituto statale d’istruzione secondaria Galileo Galilei è stato consegnato il premio Sara Milo, intitolato alla giovanissima travolta da un pirata della strada il 31 luglio 2015.
Si è svolto martedì 28 ottobre alle ore 11:00 presso lo spazio cinema dell’istituto.
Chi era Sara? Spesso i ragazzi e le ragazze più giovani della scuola lo chiedono e la risposta non può che essere una.
Sara è stata una meravigliosa studentessa del Galilei.
La forza di Manuela e Sergio, genitori di Sara, è stata in grado di trasformare il dolore per la sua perdita in qualcosa di importante per il prossimo; così dal suo ricordo, dalla sua morte, qualche mese dopo è nata un’associazione “Noi e Sara” che ha indetto un premio insieme all’Istituto Galileo Galilei.
Da nove anni (con uno stop nel 2020 a causa della pandemia) i genitori di Sara non solo ricompensano, accedendo ai fondi dell’Associazione, i/le due compagn^ di scuola, attual^ alliev^, più brav^ nello studio, con una piccola somma (200 euro), ma anche, e soprattutto, sono impegnati nel richiamare l’attenzione sulla sicurezza stradale, sul dono prezioso della vita e sulla responsabilità che si ha quando ci si trova alla guida di un mezzo.
Una classe del nostro istituto, la 5^AL ha portato avanti dalla prima un Progetto di Educazione Stradale all’interno del curricolo di Educazione civica costituito da numerosi incontri con gli Agenti, con le associazioni vittime della Strada, con psicologi e medici ed ha così approfondito numerosi argomenti riguardanti appunto l’Educazione Stradale, la guida sicura, l’Omicidio Stradale etc. Questo Progetto è stato fortemente voluto dalla famiglia di Sara e seguito dalla professoressa Silvia Cosimi.
Alla cerimonia per Sara hanno partecipato, oltre a docenti e dirigenti dell’Isis Galilei e all’associazione Noi e Sara, il consigliere comunale Luca Milani, il presidente del Q4 Mirko Dormentoni, il comandante della Polizia municipale dott. Francesco Passaretti, l’associazione Gabriele Borgogni Onlus, la fondazione Matteo Ciappi e l’AIFVS Angela Diletta.
Sono stat^ premiat^ due giovanissim^ student^ Sara Stefani della 5^P e Federico Franchina di 5^AL. Ognuno di loro ha ringraziato la scuola per il percorso, per gli incontri e naturalmente i genitori di Sara.
Per loro quest’anno  un messaggio tratto da un’opera di Franco Arminio , poeta nostro contemporaneo.
IL DOVERE DI ESSERE LIMPIDI. Il nitore è quello che ci serve adesso. Abbiamo il dovere di essere limpidi. Per schiarire il mondo dobbiamo portare il nostro chiarore, non accontentarci degli equivoci con cui costruiamo le nostre giornate. Dobbiamo chiedere ai nostri occhi di essere più spericolati, e così pure alle nostre orecchie. Possiamo sentire e possiamo vedere di più. Questo esercizio non è doloroso, è un esercizio che riattiva la nostra salute, ci rende più vigili e appassionati, coi sensi più estesi e ramificati. La miseria spirituale deriva proprio dal fatto che gli umani a un certo punto si fanno un’idea di se stessi e degli altri e vanno avanti in questo nido, non cambiano mai il ramo su cui stanno appoggiati. La precisione deve cominciare dal buttare via la psicologia, bisogna svuotare la psicologia e rimettere natura nella nostra testa. Ci vuole un piano di riforestazione. Gli esseri umani devono piantare arbusti, rose, ginestre sotto i teloni delle meningi. La psicologia è solo uno sterzo di gomma, non è il motore della nostra vita. Noi non siamo santi, non facciamo miracoli, ma possiamo fare esercizi di estensione, possiamo allungarci in direzioni inattese. Bisogna allungarsi con gli amici, nella famiglia, in una serata a cena, in una passeggiata solitaria, mentre facciamo colazione, mentre ci laviamo la faccia. Ogni gesto può essere un poco più ampio, può darci e dare qualcosa di più. Non è una prestazione, è un servizio che facciamo alla vita, è un dono che facciamo a chi c’è e a chi non c’è. Non abolisce la morte, non mette fine al dolore, ma ci rende più precisi, più luminosi e trasparenti. 

Premio Sara Milo